Haris Epaminonda

VOL. XXXI: Futurism Drama
A cura di Edoardo Bonaspetti
10.04 — 12.05.2024
Museo del Novecento, Milano

In occasione di Artweek 2024 il Museo del Novecento ospita "VOL. XXXI: Futurism Drama", progetto site-specific dell'artista cipriota Haris Epaminonda. L’esposizione, promossa dalla Fondazione Henraux e a cura di Edoardo Bonaspetti, avvia nella Galleria del Futurismo un dialogo tra le espressioni dell’avanguardia, la scultura di Medardo Rosso e la ricerca dell’artista. Epaminonda, vincitrice della prima edizione di Fondazione Henraux Sculpture Commission, realizza articolate installazioni che intersecano piani e visioni poetiche, in cui la meticolosa ricercatezza formale convive con le dimensioni del non finito. In un tempo che ci appare sempre più diviso e incerto, l’artista ricorda con le sue composizioni non solo l’importanza della connessione tra pensieri e tradizioni culturali diverse ma anche il valore e la qualità che possono assumere nuovi mondi possibili. 

Sculpture Commission

miart 2023, Milano
14—16 aprile 2023

Con miart 2023 prende il via Fondazione Henraux Sculpture Commission. La prima edizione è stata affidata a Haris Epaminonda

Con miart 2023, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano dal 14 al 16 aprile, prende il via Fondazione Henraux Sculpture Commission, che prevede la commissione di un'opera in marmo a un artista selezionato in fiera. La scultura sarà esposta successivamente al Museo del Novecento di Milano, dove sarà inaugurata durante l’Art Week 2024.

La prima edizione di Fondazione Henraux Sculpture Commission è stata affidata a Haris Epaminonda (1980, Nicosia, Cipro) presentata nello stand di Galleria Massimo Minini (Brescia). L'artista realizzerà il suo progetto nel corso di una residenza presso la Fondazione a Querceta di Seravezza (LU), dove potrà confrontarsi con i materiali lapidei d'eccellenza, le maestranze storiche e le tecnologie innovative di Henraux Spa.

Collezione Henraux 1960—1970

Querceta di Seravezza
27.07.2022 — prorogata fino al 06.11.2022
mercoledì e sabato, dalle 16 alle 19

“Collezione Henraux 1960-1970”, a cura di Edoardo Bonaspetti, riunisce per la prima volta, a distanza di cinquant’anni, negli stessi spazi in cui furono realizzate, le sculture di Intesa Sanpaolo e le sculture tutt’ora appartenenti alla collezione Henraux.

Collezione Henraux 1960-1970. Installation view, Henraux, 2022. Photo: Nicola Gnesi. Courtesy Fondazione Henraux and Intesa Sanpaolo collection
Collezione Henraux 1960-1970. Installation view, Henraux, 2022. Photo: Nicola Gnesi. Courtesy Fondazione Henraux and Intesa Sanpaolo collection

La mostra è dedicata all’importante raccolta di opere scultoree in marmo realizzate dall’azienda in un periodo unico della sua storia. Il percorso espositivo inizia nel salone principale del nuovo show room di Luce di Carrara che ospita la parte documentale della mostra: un nucleo originale di foto e documenti d’archivio, modelli e riproduzioni organizzati in nuclei tematici che raccontano il vitale contesto in cui le sculture sono state create, la nascita della Collezione Henraux e l’esempio straordinario di cultura d’impresa dato dall’azienda.

Nel secondo e suggestivo spazio della storica segheria, sono disposte, tra le altre e in ordine cronologico opere di Jean (Hans) Arp, Carmelo Cappello, Nino Cassani, Rosalda Gilardi Bernocco, Émile Gilioli, Joan Miró, Maria Papa Rostkowska, Alicia Penalba, Giò Pomodoro, Antoine Poncet, Branko Ružić, Giannetto Salotti, Pablo Serrano, François Stahly e Alina Szapocznikow.

Il progetto espositivo dell'agenzia interdisciplinare 2050+ richiama l'estetica industriale e i processi tradizionali di raffinazione del marmo.

Premio Henraux 2022, V Edizione

Querceta di Seravezza
27.07.2022 — prorogata fino al 06.11.2022
mercoledì e sabato, dalle 16 alle 19

I progetti di Nikita Gale, Lorenza Longhi e Himali Singh Soin, sono i vincitori della quinta edizione del Premio Internazionale di Scultura Henraux in memoria di Erminio Cidonio.

Visual identity Lorenzo Mason Studio
Visual identity Lorenzo Mason Studio

L’evento, dedicato ad artisti under 40, fa parte delle iniziative della Fondazione Henraux rivolte all’innovazione e alla sperimentazione artistica e tecnologica e alla valorizzazione del patrimonio storico e produttivo del marmo.

La giuria composta da Edoardo Bonaspetti, Vincenzo de Bellis, Letizia Ragaglia, Eike Schmidt e Roberta Tenconi, dopo aver esaminato le candidature presentate da ciascun membro del comitato di selezione composto da Lorenzo Giusti, Fatima Hellberg, João Laia, Luca Lo Pinto, Lucia Pietroiusti, Yasmil Raymond e Zoé Whitley, ha ritenuto di premiare le tre artiste internazionali che meglio rispondevano ai requisiti richiesti dal Premio.

Collezione Henraux 1960-1970

Gallerie d’Italia, Milano
10.06–17.07.2022

Alle Gallerie d’Italia a Milano, museo di Intesa Sanpaolo, in mostra “Collezione Henraux 1960-1970” a cura di Edoardo Bonaspetti, dedicata all’importante raccolta di opere scultoree in marmo realizzate da Henraux.

Visual identity: Lorenzo Mason Studio
Visual identity: Lorenzo Mason Studio

L’allestimento, nel suggestivo Cortile Ottagono e nel Giardino d’Alessandro delle Gallerie d’Italia di Milano, presenta 7 delle 25 sculture Henraux in collezione Intesa Sanpaolo. L’intero nucleo, per l’occasione, è stato sottoposto a un importante e innovativo intervento conservativo.

L’esposizione è arricchita da documenti, foto d’archivio, modelli e riproduzioni organizzati in nuclei tematici, racconta il vitale contesto in cui le sculture sono state create, la nascita della collezione Henraux e l’esempio straordinario di cultura d’impresa dato dall’azienda.

Neïl Beloufa

The Moral of the Story
21.05 — 20.09.2021

Fondazione Henraux presenta The Moral of the Story dell’artista franco-algerino Neïl Beloufa (Parigi, 1985), a cura di Edoardo Bonaspetti.

Il progetto, concepito per lo spazio pubblico dell’anfiteatro di Apple Piazza Liberty a Milano, è composto da quattro installazioni decorate con bassorilievi e intarsi di marmi policromi che raffigurano i capitoli di una favola scritta dall’artista. L’intervento, in una delle piazze del centro di Milano che ha cambiato volto in modo più sensibile negli ultimi anni, è in dialogo con la personale di Beloufa presso la Fondazione Pirelli HangarBicocca a cura di Roberta Tenconi e troverà la sua conclusione durante la Milano Art Week a settembre.

Hannah Levy

Retainer, un nuovo progetto della High Line
Aprile 2021 — Marzo 2022

  • Hannah Levy, <i>Retainer</i>, 2021. A High Line Commission. Photo by Timothy Schenck
    Hannah Levy, Retainer, 2021. A High Line Commission. Photo by Timothy Schenck

Retainer di Hannah Levy rappresenta un apparecchio ortodontico sovradimensionato: la scultura, realizzata in acciaio inossidabile e marmo intagliato dalla Fondazione Henraux è stata installata nel parco all’altezza della 23esima Strada. Il nuovo progetto della High Line è organizzato da Cecilia Alemani, Donald R. Mullen, Jr. Director e Chief Curator di High Line Art.

FURLA SERIES

NAIRY BAGHRAMIAN. Misfits
26.05 — 26.09.2021

Fondazione Henraux è lieta di annunciare la collaborazione con Fondazione Furla in occasione della mostra Misfits di Nairy Baghramian, a cura di Bruna Roccasalva.

Nairy Baghramian, Jumbled Alphabet, 2021. Courtesy the artist and Marian Goodman Gallery, New York/London/Paris and Kurimanzutto, Mexico City/New York. Photo: Nick Ash
Nairy Baghramian, Jumbled Alphabet, 2021. Courtesy the artist and Marian Goodman Gallery, New York/London/Paris and Kurimanzutto, Mexico City/New York. Photo: Nick Ash

Il progetto, promosso da Fondazione Furla e GAM - Galleria d’Arte Moderna di Milano, è realizzato con il contributo di Fondazione Henraux, partner della mostra per la produzione delle opere in marmo.

Parte del ciclo Furla Series, Misfits è un progetto ideato dall’artista per gli spazi della GAM, che ruota attorno ad alcuni nuclei fondamentali della sua ricerca: dall’interesse a intervenire sugli spazi che segnano un confine, all’analisi del rapporto che lega l’oggetto estetico e la cornice istituzionale che lo ospita.

Misfits nasce dallo specifico contesto urbano in cui si trova la GAM: un giardino il cui accesso agli adulti è consentito solo se accompagnati da bambini. Una serie di sculture di grandi dimensioni abitano lo spazio interno ed esterno al museo, ibridando l’idea di gioco con una riflessione sull’esperienza estetica dell’inadeguatezza e l’imperfezione.

Jon Rafman

— primavera 2020. Il progetto New Age Demanded (Prince Arthur) è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Henraux e la municipalità di Montreal.

La Fondazione Henraux è lieta di annunciare la collaborazione con l’artista canadese Jon Rafman e la città di Montreal. Riconosciuto internazionalmente per la sua appassionante ricerca sulla tecnologia, i media digitali e il loro impatto sulla società e la vita contemporanea, Rafman ha ideato il progetto New Age Demanded (Prince Arthur). Il nuovo lavoro consiste in due sculture in marmo che saranno installate permanentemente nel centro della città.

La partnership rientra nell’impegno della Fondazione Henraux a supportare progetti culturali e artistici innovativi nel campo della sperimentazione artistica e tecnologica.

Jenny Holzer

30.05 — 01.09.2019. La Fondazione Henraux è lieta di collaborare con la GAMeC di Bergamo, in occasione della mostra di Jenny Holzer 'Tutta la verità (The Whole Truth)'.

  • Tutta la Verità (The Whole Truth), GAMeC, Palazzo della Ragione, Bergamo, Italy, 2019 © 2019 Jenny Holzer, member Artists Rights Society (ARS), NY
    Tutta la Verità (The Whole Truth), GAMeC, Palazzo della Ragione, Bergamo, Italy, 2019 © 2019 Jenny Holzer, member Artists Rights Society (ARS), NY
  • Dormo, 2019. Curved Versilys Gold marble bench
17 x 41.75 x 18 in. / 43.2 x 106 x 45.7 cm. Text: “Essere animale per la grazia” from Pigre divinità e pigra sorte by Patrizia Cavalli, © 2006 by Giulio Einaudi Editore. Used with permission of the author and the publisher.
    Dormo, 2019. Curved Versilys Gold marble bench 17 x 41.75 x 18 in. / 43.2 x 106 x 45.7 cm. Text: “Essere animale per la grazia” from Pigre divinità e pigra sorte by Patrizia Cavalli, © 2006 by Giulio Einaudi Editore. Used with permission of the author and the publisher.

La mostra a cura di Lorenzo Giusti ha inaugurato nello storico Palazzo della Ragione a Bergamo. Le pareti della Sala delle Capriate, luogo simbolico in cui è stata amministrata la giustizia cittadina, ospitano una serie di nuove proiezioni luminose. L'architettura medievale e gli affreschi antichi si intrecciano con la poetica sovversiva dell'artista americana. Holzer traccia con la luce e il marmo testi di scrittori italiani, tra cui Patrizia Cavalli e Pier Paolo Pasolini, e di poeti internazionali. I versi scelti da Jenny Holzer per questo lavoro toccano temi quali l'identità, il genere, il dialogo e le questioni di primo piano nella crisi dei migranti europei.

La Fondazione, partner della mostra, è orgogliosa di aver prodotto, utilizzando la tecnologia e le maestranze dell'azienda Henraux, nove panchine in marmo, le cui superfici sono incise con frasi scelte dall'artista. Disposte in cerchio nella Sala delle Capriate, questi lavori diventano uno spazio per soffermarsi e riflettere, per osservare le pareti illuminate e leggere parole tagliate nella pietra.

Premio Henraux 2018

Francesco Arena, David Horvitz e Diego Marcon sono i vincitori della IV edizione del Premio Henraux. La giuria ha inoltre riconosciuto una menzione speciale al collettivo Anto.Milotta — Zlatolin Donchev.

  • Diego Marcon, <i>Ludwig</i>, 2018
    Diego Marcon, Ludwig, 2018
  • Francesco Arena, <i>Metro cubo di marmo con metro lineare di cenere</i>, 2018
    Francesco Arena, Metro cubo di marmo con metro lineare di cenere, 2018

Il Premio Henraux é un progetto ambizioso e articolato, rivolto allo sviluppo della ricerca attorno alle potenzialità del marmo. Le proprietà di questa materia non sono solo legate alla scultura in senso tradizionale ma ad ambiti di pensiero e di creazione innovativi. In un contesto tecnologico e artigianale unico, gli artisti selezionati per la quarta edizione hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con una realtà produttiva che coniuga cultura digitale e maestranze secolari.